Un patto globale sui rifugiati

26/09/2018

All’Onu incontro ai massimi livelli governativi e internazionali prima dell’ultima tappa per giungere all’adozione formale del Patto globale sui rifugiati entro il 2018. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, ha aperto e condotto i lavori, a cui hanno attivamente partecipato ministri e sottosegretari da tutti i continenti.
Con l’adozione nel settembre 2016 della Dichiarazione di New York sui migranti e rifugiati. I 193 Stati dell’Assemblea Generale (AG) dell’ONU hanno riconosciuto la necessità di un approccio globale alla mobilità umana, programmando un percorso di consultazione e negoziazione per giungere all’adozione nel 2018 di due patti globali: il Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare (GCM) e il Global Compact sui rifugiati (GCR).
La formulazione del GCR è stata affidata all’UNHCR che, basandosi sulla Convenzione di Ginevra del 1951, il relativo Protocollo del 1967 e le altre normative internazionali a tutela e protezione della persona, ha coinvolto in un ampio processo di consultazione tutti i soggetti interessati, governativi, internazionali, privati profit e non profit, istituzioni finanziarie, organizzazioni della società civile, ong, accompagnato da negoziati intergovernativi fino a giungere, dopo mesi di lavoro, alla definizione di un testo condiviso che è stato proposto all’adozione formale dell’AG.
Il pressante appello dell’Alto Commissario Filippo Grandi ai governi presenti chiede che sia mantenuto l’iter di approvazione programmato e che il GCR sia formalmente approvato dall’AG entro dicembre 2018.

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